Lunghi anni di test, paragoni, sessioni d'ascolto e feedback da parte di clienti e appassionati di alta fedeltà hanno ormai cementato questa certezza, che è possibile argomentare oggettivamente anche sul piano tecnico.
Windows, laddove sapientemente e adeguatamente ottimizzato, non conosce eguali in fatto di naturalezza, articolazione e cesellatura del suono.
Se si desidera ascoltare al meglio la musica liquida su un impianto Hi-Fi, sarebbe opportuno non trascurare questo argomento: scopriamo subito, quindi, uno dei principali motivi tecnici che rendono questo sistema operativo la soluzione più adatta a streamer music server di livello hi-end.
Windows è l'unico sistema operativo a permettere di utilizzare i driver ASIO.
ASIO è l'acronimo di Audio Stream Input / Output.
Si tratta di un protocollo di comunicazione a bassa latenza creato dalla società tedesca Steinberg, il cui scopo è quello di massimizzare le prestazioni di dialogo fra DAC e sorgente.
Negli ultimi anni, la maggior parte dei convertitori Hi-Fi presenti in commercio viene equipaggiata infatti con la propria versione di driver ASIO.
Ma cosa rende tali driver e Windows così speciali?
ASIO consente al software di ottenere accesso diretto al dispositivo di conversione digitale, bypassando il normale percorso audio.
Saltando i livelli non necessari, questi driver riducono quindi al minimo gli speedbumps nel percorso dal DAC al computer, con il vantaggio di diminuire notevolmente la latenza, ottenendo pertanto uscite bit trasparenti e permettendo al resto dei componenti di lavorare al meglio per garantire la tanto agognata alta fedeltà nella riproduzione audio.
I driver ASIO sono attualmente disponibili esclusivamente su Windows,
sebbene una versione sperimentale chiamata VinoASIO consente di installare ASIO anche su sistemi Linux, tramite Wine.
Questo sistema operativo comporta una serie di altri svantaggi, in quanto risulta essere "blindato" e molto limitato nelle possibilità di utilizzo e di personalizzazione, permettendo all'utente di effettuare soltanto semplici e basilari operazioni come la selezione del brano da ascoltare e l'invio di comandi di riproduzione come play, stop e così via.
I driver ASIO non sono invece disponibili neppure in versione sperimentale per macOS; il sistema Apple utilizza infatti un'API chiamato "Core Audio", il quale rende a priori inutilizzabili i servizi forniti da ASIO, non disponendo di trascinamenti di funzionalità analoghi al "DirectSound" di Windows.
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